Chi lavora come badante lo sa bene: c'è sempre quel momento in cui ti accorgi che l'anziano di cui ti prendi cura ha smesso di lavarsi i denti. Non è che se ne dimentica una volta ogni tanto - proprio smette, punto e basta.

È una cosa che succede gradualmente. Prima magari salta qualche sera, poi diventa sempre più sporadico, finché non lo fa più per niente. E quando provi a fargli notare la cosa, spesso ti senti rispondere "tanto sono tutti rotti" o "a cosa serve ormai".

La spirale discendente della motivazione (Gosh!)

Il problema è che quando una persona anziana perde la motivazione per una cosa, è davvero difficile farla tornare indietro. È come se il cervello dicesse "questa battaglia è persa, non sprechiamo energie". E in effetti, se ci pensi, ha anche senso dal loro punto di vista: se hai i denti che fanno male, sono scheggiati o mobili, lavarli può sembrare inutile.

Ma ecco il punto: non è affatto inutile. Anzi, è proprio quando i denti sono messi male che l'igiene diventa ancora più importante.

Quello che molti non sanno: quando i batteri della bocca finiscono nei polmoni

Una cosa che ho imparato lavorando con gli anziani è che la bocca è collegata a tutto il resto del corpo più di quanto si pensi. E qui arriva la parte che fa paura: molte polmoniti negli anziani partono proprio dalla bocca sporca.

Funziona così: quando hai tanti batteri in bocca (perché non te la lavi mai) e poi hai problemi a deglutire - cosa comune negli anziani - parte di quella roba finisce nei polmoni invece che nello stomaco. E lì può causare infezioni serie.

Ho visto anziani finire in ospedale per polmoniti che probabilmente si sarebbero potute evitare semplicemente mantenendo la bocca più pulita.

La guerra quotidiana del caregiver

Convincere un anziano a lavarsi i denti quando non ne ha voglia è una delle cose più frustranti del lavoro. È più difficile che fargli prendere le medicine, più difficile che convincerlo a fare la doccia.

Alcune volte funziona spiegare le conseguenze ("guarda che poi ti viene la polmonite"), altre volte bisogna proprio essere fermi. Ma la cosa migliore che ho trovato è cercare di capire perché hanno smesso.

A volte è perché gli fa male tenere in mano lo spazzolino. A volte perché il dentifricio è troppo forte. A volte semplicemente perché si sentono inutili e pensano "tanto che cambia".

Piccoli trucchi che funzionano

Nel corso degli anni ho imparato qualche trucchetto:

Lo spazzolino elettrico è una manna dal cielo per chi ha poca forza nelle mani. Fa tutto lui, basta appoggiarlo.

I collutori senza alcol vanno bene per chi ha la bocca sensibile o problemi a sciacquare e sputare.

Collegare l'igiene dentale a qualcos'altro che già fanno volentieri. Per esempio, "dopo che ti lavi la faccia, facciamo anche i denti".

E poi c'è una cosa che ho notato: spesso gli anziani accettano meglio se gli dici "ti aiuto io i primi giorni, poi vediamo". Non amano sentirsi completamente dipendenti.

Quando la situazione degenera

Purtroppo, quando l'igiene dentale viene trascurata a lungo, i problemi si moltiplicano. Non parliamo solo di alito cattivo o denti che fanno male.

Ho visto anziani che non riuscivano più a mangiare bene perché la bocca gli faceva troppo male. Altri che si isolavano perché si vergognavano dell'alito. E poi ci sono le infezioni vere e proprie che possono partire dalla bocca e diffondersi.

Il diabete, per esempio, peggiora quando ci sono infezioni in bocca. È un circolo vizioso: il diabete rende più facili le infezioni dentali, e le infezioni dentali peggiorano il diabete.

Portarli dal dentista specializzato in anziani può essere utile. Qui trovi un dentista proprio per anziani: https://www.gallottinipartners.com/odontoiatria-geriatrica/

Non è solo questione di denti

La verità è che l'igiene dentale negli anziani non è solo questione di avere i denti puliti. È questione di dignità, di salute generale, di qualità della vita.

Quando un anziano smette di prendersi cura della propria bocca, spesso è il segnale che sta perdendo la voglia di prendersi cura di se stesso in generale. Ed è lì che noi caregiver dobbiamo intervenire, con pazienza ma anche con determinazione.

Non è sempre facile, anzi quasi mai lo è. Ma ogni volta che riesco a convincere qualcuno a riprendere a lavarsi i denti regolarmente, vedo che migliora anche in altre cose. È come se ritrovasse un po' di quella voglia di prendersi cura di sé.

Alla fine, forse è questo il punto: i denti sono solo l'inizio. Ma spesso è un inizio importante.